30 maggio 2009

Business Cards

Sono arrivati i biglietti da visita! Sarà un stupidaggine, ma mi fa effetto che me li abbiano fatti fare e mi fa effetto vederli sulla scrivania di fianco al monitor. E' proprio vero che dentro ci si sente piccoli per sempre...

Magari è una delle associazioni strampalate del mio cervello, ma ogni volta mi viene in mente la scena di American Psycho:

Il mio nuovo biglietto, che ne pensi? Molto carino... guarda quella indefinita tonalità di bianco, la raffinata consistenza della carta, oh mio Dio, ha persino la filigrana...


Ah ah ah

26 maggio 2009

Lunch Break

Oggi ho passato la pausa pranzo con Sofie.

Era a Londra per non più di 20 ore, ne ha fatte 2 di treno per vedermi.

Seduti al tavolino del pub dove ogni tanto mi concedo un hamburger, ci scambiamo risate e racconti degli utlimi mesi, o degli ultimi giorni. Come quando si passava quell'ora seduti sulla panchina al sole di quel parco in Calle Sepulveda, spesso anche solo io e lei, ormai un anno fa.

La guardo e le sorrido, non posso credere che sia qui. O meglio, razionalmente mi dico che ora lei vive dall'altra parte del mondo, che è strano, ma a livello di pelle mi sembra di averla vista ieri, i mesi e le migliaia di Km non hanno tolto nulla a quella sensazione di quotidiano.

E' strano, cresciuti in un paesino di 2mila persone, vederci oggi qui, pensare a cosa eravamo entrambi due anni fa. Quando il mondo sembrava enorme.

Settimana scorsa lei era a Bankok a trovare Chema, Cyril e Floor. Io li ho visti tutti e tre in Olanda a novembre e li rivedrò in Spagna ad agosto. Lei non so quando la rivedrò, chi può dirlo...
Ma aveva ragione, quando davanti alla stazione di Helsingborg, in Svezia ci disse "non so dove, nè quando ragazzi ma sono sicura di rivedervi tutti. E' triste separarsi, Barcellona mi resta nel cuore, ma siamo viaggiatori e questo è quello che facciamo. Separarci e ritrovarci...

...una volta che inizi non ti puoi fermare".

23 maggio 2009

Dusty Fossils


ODIO

Quelli che ti dicono "sono stanco e non esco" per tre sabati di fila.
Quelli che "poi un giorno", "magari poi andiamo", "dovremmo organizzare" e non fanno mai niente.
Quelli che sono pieni di bei ricordi, bei progetti ma l'oggi lo lasciano insipido. Sempre.

Nemmeno io esco stasera, perchè da solo non saprei che fare, come da quattro mesi a questa parte, forse di piu. Ma io almeno ci provo. Voi no.
Ridotti a fossili polverosi di voi stessi.


Sì, sono incazzato nero, si nota?

Busy Days

Corri corri corri.

Corri in ufficio, corri al pub in pausa pranzo, corri in ufficio un altra volta.

Poi esci e corri per arrivare in tempo per un lavoro serale, che arrotondare non fa mai male.

Alle undici e 50 corri per non perdere l'ultimo bus. Corri a casa, afferri il bancomat di corsa e esci per andare a ritirare, visto che il padrone di casa alle 10 di sera ti dice che passa domani mattina presto per l'affitto.

Poi casa, doccia e letto. Domani vado a vedere un appartamento ho 10 chiamate da fare, voglio andare in bici e in palestra, sicuramente uscire alla sera.

Meno male che sto weekend è di tre giorni. Meno male che fa bello.
E meno male che le vacanze non sono distanti!

19 maggio 2009

365 steps further

Eccoci qui, 19 maggio... Mi dicevo che non avrei scritto niente a riguardo ma alla fine l'ho fatto...

L'avresti mai detto? Un anno. A pensarci, era la cosa più impossibile del mondo, io e te, chiudere così, un anno senza vedersi, senza parlarsi. Beh, a parte quelle due o tre e-mail in cui tutto c'era tranne quello che eravamo davvero.

Ma quando è che ci siamo persi? Solo oggi mi chiedo se tutto quanto è davvero sparito (ma quando? su quell'N17 alle 4 di notte? io non me ne sono accorto) o se invece faccio solo finta di niente. Se ho davvero fatto le pulizie o se vivo nascondendo un elefante sotto il tappeto.

Forse è solo la malinconia di una sera di pioggia, non so...

Ma me lo concedo solo ora. Domani non ti penserò.
Promesso.

14 maggio 2009

Benchmarking myself

Mi viene da pensare...

Il 14 febbraio ero nel pieno di quella fase in cui la mia giornata era: sveglia alle 7, colazione, 6 ore su internet a cercare annunci, fuori per qualche colloquio e poi di nuovo a casa a cercare annunci fino a tarda sera. Il 14 sera mi trovavo a Norwood, in zona 4 (quindi distante!) a dare volantini in una chiesa. Io, l'unico bianco, l'unico con le scarpe da ginnastica, ad ascoltare i canti del coro gospel, pensando che se avessi perso l'ultimo treno, chissà dove potevo andare a dormire.
Quella sera ho fatto 20£ per quattro ore di lavoro, piu 4 sterline per le due ore di treno. Che mi sono pure pagato...

Sono passati tre mesi esatti.
Certe cose sono sempre le stesse. La mia sveglia ad esempio è sempre alle 7. La colazione anche, piu o meno la stessa di allora. Ma metto su la camicia e annodo la cravatta. Questa volta il treno mi porta a Epsom, zona 5 credo, non so bene. Oggi incontro coi clienti, caffè e strette di mano. Poi fogli, appunti, spiegazioni, accordi e di nuovo strette di mano. Torno a Londra, per le mie solite ore su internet ma oggi lo faccio dall'ufficio, non dalla cucina. Anzichè gli annunci, spulcio siti concorrenti, verifico il traffico, preparo una analisi delle keywords.
E più tardi, sul bus verso casa, tolgo le cuffie dell'ipod per rispondere al telefono.

Si chiama Trevor, mi offre un lavoro.

Dico: "Grazie, ma sto bene dove sono".

13 maggio 2009

Lavoro Online Marketing Londra

Se qualcuno ha interesse per un lavoro di Marketing Online (SEM, PPC, ecc...) qui a Londra mi contatti immediatamente!!! Posso mettervi in contatto con chi cerca. Italiano indispensabile. Meglio se con esperienza, ma anche solo un gran interesse e conoscenze di base possono bastare...

Ps: non è dove lavoro io, il mio lavoro non lo mollo!!! :-)

11 maggio 2009

Metropolitan rhythm

Capita che mentre ti fai una passeggiata incontri un sorridente talento che intrattiene la folla.

E ti fermi a guardare:




Quello che non danno i piccoli paesi a volte è la varietà... Una cosa che qui non manca davvero.

Perchè in un giorno solo puoi passare dal verde di Hyde Park all'affollatissima passeggiata dello shopping in Oxford Street. O magari puntare verso Camden Town, girare fra le bancarelle pieni di vere e proprie opere d'arte fatte a maglietta e poi scegliere se pranzare con un involtino cinese al vapore, un piatto di cerali egiziani o lo spezzatino caraibico.

Capita che esci a prendere un birra verso le undici di un venerdì sera e, in mezzo alla gente che gira per Soho c'è anche uno che fa jogging vestito da coniglio.

Capita che esci in pausa pranzo e trovi un gruppo di persone seminude con solo una sciarpa blu al collo a dare volantini in Liverpool Street.

O che, sempre per strada, distribuiscano dei porta banana in plastica. O che Starbucks regali i cappuccini. O che una sera entrino in metro 14 ragazze in culotte, tacchia a spillo e calze a rete. O che, in fin dei conti, a volte la tua giornata passi tranquilla.
Pura e semplice routine... ma con il profumo dell'inaspettatamente fantasioso che probabilmente non tarderà ad arrivare.

Bello.

2 maggio 2009

Half a market

Se capitate davanti casa mia al sabato vi accorgerete del fantastico mercatino che viene allestito nella via qui di fronte.

Si tratta di ben 7 bancarelle, non una di piu. Anzi, bancarelle ne ho viste 3, gli altri appoggiano semplicemente la roba per terra.

E un po' come al baloon di Torino, c'è chi vende una scarpa, chi vende una sedia con tre gambe o un elicottero (modellino!) senza pale.

Ma oggi un pezzo d'arte si è aggiunto alla collezione: mezza buca delle lettere.
Presente quelle rosse tipiche di Londra no? ecco solo la metà davanti...


Lì per lì sono rimasto stupito. Prima di tutto, dove l'avranno presa? E a chi pensano di venderla?? E poi, sono davvero tutte così sporche dentro?


Ma a pensarci bene... chi non pagherebbe per averla in casa?


CHE STILE!!!