17 agosto 2012

Not a "Bella Italia"

In questi mesi ho avuto modo di fare colloqui a molte persone.

Nelle ultime 2 settimane, almeno la metà di queste persone erano giovani italiani.

La prima riflessione che mi è venuta da fare è che qualche mese fa erano spagnoli in grande quantità e la mia risposta era stata "per forza, con la disoccupazione giovanile che hanno". Noi non siamo messi meglio, per quanto in Italia siano tutti abituati al peggio e non si accorgano che le cose non stanno migliorando, anzi.

Ma ora un'altro aspetto mi rende triste e fa arrabbiare.

L'atteggiamento che abbiamo.

Persone preparate, entusiaste, che durante tutto il colloquio trasudano un solo pensiero: "ti prego dammi l'opportunità di INIZIARE".
E la conosco questa sensazione, perchè l'ho provata anche io quando sono arrivato.

Ma c'è una differenza sostanziale che noto. Quando il colloquio lo fai a uno straniero, sono molto più sicuri di sè. Gli italiani, si vede, sono stati cresciuti in un paese dove se studi sei secchione e sfigato, se studi e lavori il ministro ti chiama "mammone e sfigato", se non studi bè sei sfigato uguale perchè ormai la laurea ce l'hanno tutti.

E allora vedi questi ragazzi, con un inglese più o meno zoppicante, che ti dicono "ho una laurea e un master, al momento lavoro al supermercato ma ho tanta voglia di imparare". 

E siccome siamo qui a far colloqui perchè abbiamo bisogno di aiuto, non qualcuno da aiutare, viene assunto lo straniero che invece di lavorare al supermercato ha fatto due stage (e quindi almeno ha un po' di esperienza) e parla l'inglese decisamente meglio. Nessuno lo prendeva in giro quando a scuola aveva la pronuncia esatta...

Ai ragazzi italiani dico:

- all'estero le opportunità ci sono, ma bisogna rendersi interessanti. Il lavoro è una gentile concessione soltanto in Italia.
- l'Università Media, abbiamo uno stampo troppo vecchia scuola. Lasciate i libri di Filosofia Estetica (sì, mi hanno fatto studiare anche quella) e andate a studiare all'estero dove la formazione è molto più pratica. Non fate gli Erasmus solo per bere e scopare. Non prendete lo stage più facile o il più vicino a casa.
- e studiate sto cazzo di inglese. O il tedesco, o il francese. Che ci piaccia o no, siamo i nuovi polacchi d'Europa. Ci tocca farci il doppio del culo per essere presi sul serio.

Non ho nulla contro l'Italia in sè. Lo so che qualcuno deve pur rimanere. 

Ma non cambierà mai nulla se gli Italiani continueranno a nascere, crescere e crepare chiusi in un sistema che non vuole idee nuove.