9 marzo 2009

Welcome to the Jungle

Qualcosa non mi aveva convinto già dal primo momento...
Forse era la musica house troppo alta ma mi sono detto che magari alla ragazza del centralino era scappata la mano sul volume.
Forse era che quello era sì un ufficio, ma da nessuna parte c'erano segni di cosa davvero si facesse lì dentro.
Poi il colloquio, il tipo che parla velocissimo, faccio fatica a seguirlo ed oltre la valanga di parole fa schizzi astratti sul retro del mio CV. Che non ha letto...
Stringo la mano ed esco, rendendomi conto che ho capito il 20% di cosa mi han detto e comunque non ho idea di cosa faccia quell'azienda nè di cosa si aspetti da me.

Insomma vado a casa pensando che forse sto tirando troppo la corda, sono troppo teso e stanco e non sono riuscito a stare attento. Poi...

E' cercando il sito (inesistente) dell'azienda che mi insospettisco. Quale azienda di marketing "affermata in America" e che sta per aprire "40 nuovi uffici nei prossimi 6 mesi" non ha un sito internet, ora che ce l'hanno pure i viticoltori? Dopo una mezz'ora di ricerca, un blog svela il mistero. E' tutto fumo negli occhi che nasconde il classico venditore porta a porta, pagato solo se vende (e tanto) a cui viene fatto il lavaggio del cervello in grandi riunioni dove ci si dice quanto siamo bravi e siamo forti. Con l'esempio di colleghi modello che, loro, hanno fatto migliaia di sterline nelle ultime due settimane.

A conti fatti, una perdita di tempo, che si aggiunge a:

- i colloqui di 40 secondi fatti di: "di dove sei, perchè vuoi lavorare qui, grazie ti facciamo sapere" e niente di più;
- i colloqui di 10 secondi fatti di: "ah, allora sei madrelingua, bene, volevo solo esser sicuro, grazie di esser venuto e ti facciamo sapere";
- i colloqui del tipo "spendi 6£ di treno, un'ora di viaggio, ti tengo tutta la mattina per una prova telefonica in italiano e alla fine scelgo l'analfabeta qui a fianco";
- le chiamate sensazionaliste delle agenzie che ti han trovato il "lavoro perfetto" (call center??) ma è a 108km da Londra e solo per 20 giorni. E poi vedi pubblicato sul loro stesso sito l'annuncio per "laurea in comunicazione, richiesti italiano inglese e spagnolo, esperienza customer service". Ma per quello non ti chiamano...


La prima volta che vidi il padrone di casa mi disse: "A Londra si possono fare molti soldi, o si possono perdere tutti quelli che hai. La differenza sta in quanta voglia hai di lavorare".

Io voglia ne ho. E tanta, se no non mi sbatterei così. Ora il problema è...... qualcuno a cui interessa questa voglia????

2 commenti:

  1. uhm bello devo dire che stai diventando fortunato...
    ti sei mai visto il film dell'anno scorso "Tutta la vita davanti" rispecchia la realtà da te citata...a me è piaciuto!

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  2. Matteo,
    io non so cosa farai, che lavoro troverai e dove abiterai,
    ma
    so che scrivi bene, che disegni con le parole, che se non raccogli tutti questi pensieri tu lo faccio io.

    Un bacio
    Gy

    RispondiElimina

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